Lo Studio Legale Antonella Poli assiste la persona nell’iter giudiziario per la verifica dei requisiti validi all’ottenimento delle seguenti prestazioni previdenziali e assistenziali.

Assegno ordinario invalidità

Art. 1 Legge 222/84

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale erogata dall’INPS ai lavoratori, con determinati requisiti contributivi, la cui capacità lavorativa specifica (in occupazioni confacenti alle sue attitudini) risulti ridotta a meno di un terzo a causa di un’accertata infermità o difetto fisico o mentale.

Pensione ordinaria di inabilità

Art. 2 Legge 222/84

La pensione ordinaria di inabilità è una prestazione previdenziale erogata dall’INPS ai lavoratori, con determinati requisiti contributivi, i quali, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovino nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Pensione di inabilità

Art. 12 Legge 118/71

E’ riconosciuta ai mutilati ed invalidi civili di età superiore agli anni 18, nei cui confronti, in sede di visita medico-sanitaria, sia accertata una totale inabilità lavorativa. E’ subordinata a determinati requisiti reddituali.

Assegno mensile

Art. 13 Legge 118/71

L’assegno di invalidità civile è riconosciuto agli invalidi civili di età compresa fra il diciottesimo e il sessantaquattresimo anno, nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 74 per cento, che non svolgono attività lavorativa e per il tempo in cui tale condizione sussiste. E’ subordinato a determinati requisiti reddituali.

Indennità di accompagnamento

Art. 1 Legge 508/88

E’ concessa ai cittadini nei cui confronti sia stata accertata una inabilità totale per affezioni fisiche o psichiche e che si trovino nella impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbiano necessità di una assistenza continua.

Indennità di frequenza

Art. 1 Legge 289/90

E’ concessa a minori con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età o a minori con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore, i quali frequentino scuole di ogni grado e ordine, un centro di riabilitazione, centri di formazione professionale o centri occupazionali.

Handicap grave

Art. 3 Comma 3 Legge 104/92

L’handicap è la situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992). L’handicap viene considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992). Una persona può ottenere sia la certificazione di invalidità civile, cecità o sordomutismo che quella di handicap. Anche le persone con invalidità diverse (di guerra, per servizio, di lavoro) possono richiedere la certificazione di handicap. Il riconoscimento e l’accertamento dello stato di handicap apre il diritto a svariati benefici ed agevolazioni fiscali.

Prestazioni a favore di ciechi e sordomuti

Particolari forme di tutela sono previste per le persone non vedenti e in favore delle persone menomate nell’udito. Alle persone prive, totalmente o parzialmente, della vista, sono riconosciute determinate prestazioni in relazione al grado di cecità e al reddito. La sordità che dà diritto al riconoscimento di prestazioni assistenziali è quella acquisita nell’età evolutiva, che impedisce il normale apprendimento del linguaggio, ed è valutata in relazione all’età e alla capacità uditiva residuata alla persona.

Collocamento mirato

Legge 68/99

Per collocamento mirato dei disabili si intende la valutazione delle capacità lavorative delle persone con disabilità e il loro inserimento nel posto di lavoro adeguato alla condizione. Dal collocamento mirato deriva l’istituto delle assunzioni obbligatorie, ossia l’obbligo per le aziende con più di 14 dipendenti di riservare una quota a: invalidi civili con percentuale di invalidità superiore al 45%, invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%, gli invalidi per servizio (ex dipendenti pubblici , compresi i militari), invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni dalla prima all’ottava categoria, non vedenti e sordomuti; categorie protette.

Invisibile

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Assegno ordinario di invalidità

Art. 1 Legge 222/84
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale erogata dall’INPS ai lavoratori, con determinati requisiti contributivi, la cui capacità lavorativa specifica (in occupazioni confacenti alle sue attitudini) risulti ridotta a meno di un terzo a causa di un’accertata infermità o difetto fisico o mentale.

Pensione ordinaria di inabilità

Art. 2 Legge 222/84

La pensione ordinaria di inabilità è una prestazione previdenziale erogata dall’INPS ai lavoratori, con determinati requisiti contributivi, i quali, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovino nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Pensione di inabilità

Art. 12 Legge 118/71

E’ riconosciuta ai mutilati ed invalidi civili di età superiore agli anni 18, nei cui confronti, in sede di visita medico-sanitaria, sia accertata una totale inabilità lavorativa. E’ subordinata a determinati requisiti reddituali.

Assegno mensile

Art. 13 Legge 118/71

L’assegno di invalidità civile è riconosciuto agli invalidi civili di età compresa fra il diciottesimo e il sessantaquattresimo anno, nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 74 per cento, che non svolgono attività lavorativa e per il tempo in cui tale condizione sussiste. E’ subordinato a determinati requisiti reddituali.

Indennità di accompagnamento

Art. 1 Legge 508/88

E’ concessa ai cittadini nei cui confronti sia stata accertata una inabilità totale per affezioni fisiche o psichiche e che si trovino nella impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbiano necessità di una assistenza continua.

Indennità di frequenza

Art. 1 Legge 289/90

E’ concessa a minori con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età o a minori con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore, i quali frequentino scuole di ogni grado e ordine, un centro di riabilitazione, centri di formazione professionale o centri occupazionali.

Handicap grave

Art. 3 Comma 3 Legge 104/92

L’handicap è la situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992). L’handicap viene considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992). Una persona può ottenere sia la certificazione di invalidità civile, cecità o sordomutismo che quella di handicap. Anche le persone con invalidità diverse (di guerra, per servizio, di lavoro) possono richiedere la certificazione di handicap. Il riconoscimento e l’accertamento dello stato di handicap apre il diritto a svariati benefici ed agevolazioni fiscali.

Prestazione a favore di ciechi e sordomuti

Particolari forme di tutela sono previste per le persone non vedenti e in favore delle persone menomate nell’udito. Alle persone prive, totalmente o parzialmente, della vista, sono riconosciute determinate prestazioni in relazione al grado di cecità e al reddito. La sordità che dà diritto al riconoscimento di prestazioni assistenziali è quella acquisita nell’età evolutiva, che impedisce il normale apprendimento del linguaggio, ed è valutata in relazione all’età e alla capacità uditiva residuata alla persona.

Collocamento mirato

Legge 68/99

Per collocamento mirato dei disabili si intende la valutazione delle capacità lavorative delle persone con disabilità e il loro inserimento nel posto di lavoro adeguato alla condizione. Dal collocamento mirato deriva l’istituto delle assunzioni obbligatorie, ossia l’obbligo per le aziende con più di 14 dipendenti di riservare una quota a: invalidi civili con percentuale di invalidità superiore al 45%, invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%, gli invalidi per servizio (ex dipendenti pubblici , compresi i militari), invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni dalla prima all’ottava categoria, non vedenti e sordomuti; categorie protette.

Per ulteriori informazioni consulta il sito ufficiale INPS